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Capitolo 4 Linee di storia veneziana

1 - Nasce uno Stato tra terra e mare
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La Venetia nei primi secoli della nostra era

Nell'Impero Romano, la "X Regio", chiamata Venetia e costituita da quelli che adesso sono Veneto, Friuli, Trentino e Istria, confinava a sud col mare Adriatico. Il confine non era netto: si trattava invece di un'ampia zona soggetta a progressivi mutamenti orografici, con fiumi di ampia portata che, combinando la loro azione con quella dei flutti marini, davano origine ad un ambiente di tipo paludoso, con numerose lagune. Si trattava di un ecosistema "dinamico", una sorta di "via di mezzo" fra l'ambiente dell'entroterra, relativamente stabile, e quello marino.
 Questa zona, facente parte della terra dei Veneti, assimilati all'Impero, era, in epoca romana, abitata da pescatori, "salinari" (addetti, cio�, alle saline), cacciatori, tutti esperti nell'arte di costruire e manovrare imbarcazioni adatte all'ambiente lagunare e fluviale. La stessa zona, tra l'altro, forse per la sua "tranquillit�", era usata come "luogo di villeggiatura" dai ricchi abitanti delle vicine citt� romane (come Padova, Altino, Aquileia).

I primi insediamenti dopo le invasioni. I primi centri vennero a trovarsi in posizioni strategiche, sia dal punto di vista della difesa, sia da quello commerciale.

Col progressivo disgregarsi dell'Impero e con le invasioni dei popoli germanici, in particolare nel VI secolo, le zone lagunari offrirono riparo a quanti vedevano le loro terre e i loro beni in balia degli invasori: avventurarvisi via fiumi e canali non era facile, per chi non le conosceva, e i lidi sabbiosi costituivano un'ottima protezione da un eventuale attacco dal mare. In particolare, l'attuale laguna di Venezia fu quella che maggiormente vide crescere la sua popolazione. Naturalmente questo signific� anche un profondo mutamento della composizione sociale degli abitanti lagunari: molti profughi erano benestanti o proprietari terrieri o allevatori delle citt� dell'entroterra, come Altino e Oderzo. I primi centri che si vennero a creare furono Malamocco, su un lido, Torcello, un'isola allo sbocco del fiume Sile e un gruppo di isole al centro della laguna, la futura Venezia.
 Se l'entroterra era in mano alle popolazioni germaniche, le lagune restarono, invece, nell'orbita latina, come parte dell'Impero d'Oriente, dipendendo direttamente da Ravenna. Fin dall'inizio, dunque, si stabilisce un profondo legame col mondo bizantino. Di questo legame sono prova i primi monumenti lagunari, come la Basilica di Maria Assunta a Torcello e quella dei SS.Maria e Donato a Murano, dai chiari influssi bizantino e ravennate. Alla fine del VII secolo gli abitanti delle lagune non sono pi� governati dai "tribuni marittimi", i comandanti militari bizantini, ma hanno un comando autonomo sotto un "dux", da cui il termine "doge". Nasce la prima forma di stato veneziano (seppur legato a Bisanzio): il "Dogado". Verso l'810 il governo del "doge" Agnello Particiaco si sposta da Malamocco e si insedia nella zona di Rivo Alto, al centro della laguna. Si apre convenzionalmente la "Storia di Venezia".


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