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Capitolo 4 Linee di storia veneziana

2 - La conquista del Levante
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Il trafugamento del corpo di S.Marco; la tradizione vuole che per nascondere il corpo alle guardie portuali, gli "scaltri" mercanti lo nascondessero sotto uno strato di carne di maiale, aborrita dai musulmani.

Nella prima met� del IX secolo due mercanti veneziani trafugano da Alessandria d'Egitto le spoglie di S.Marco evangelista, che una leggenda narra si fosse rifugiato su una delle isole realtine, dopo un naufragio. Il corpo viene quindi "ri-portato" a Rivo Alto e tumulato nella erigenda cappella del doge, quella che sar� la Basilica di S.Marco. Al di l� di leggende e trafugamenti avventurosi, quel che � interessante storicamente � la presenza di mercanti veneziani nel Levante gi� dal IX secolo! Ci� significa che, all'epoca, i "navigatori lagunari" hanno gi� iniziato ad estendere il raggio della loro azione.
 Ma l'abilit� della marineria veneziana era supportata da un'altrettanto abile "diplomazia", che porta il giovane stato ad una serie di fruttuosi accordi commerciali (oltre a quelli gi� stipulati con Bisanzio e l'Imperatore germanico) con i principi nordafricani, siriani ed egiziani. Ormai Venezia vuole diventare il tramite dei traffici tra l'Oriente e la penisola, perci� inizia una serie di azioni e di guerre contro i porti rivali dell'Adriatico (Ancona, Zara, Ragusa) e contro i pirati slavi, passando dal "controllo" al "dominio" del mare. Il doge Pietro II Orseolo, dopo aver stabilito gli accordi commerciali, sconfisse i corsari slavi e fece apparire Venezia come amica di entrambi gli imperatori e protettrice dei pacifici commerci.

La presa di Bisanzio fu favorita da un artificio bellico dei Veneziani.

E' per� con le Crociate che Venezia ha l'occasione di incrementare la propria posizione sullo scacchiere del mediterraneo orientale e di risolvere il suo ambiguo rapporto con Bisanzio. Nel periodo delle prime tre crociate i veneziani avevano avuto l'occasione di accumulare notevoli ricchezze con le razzie e, soprattutto, col controllo e coi vantaggi dei commerci in varie aree del Levante. Ma fu con la IV Crociata che la Repubblica di S.Marco comp� il "salto di qualit�" e si inser� nel novero delle potenze marittime. Fu un'impresa guidata dagli stessi veneziani, che riuscirono a trarne i massimi vantaggi: lungi dal liberare i luoghi santi e prendendo spunto dalla crisi interna all'Impero d'Oriente, la spedizione port�, nel 1204, alla conquista e al saccheggio di Bisanzio e allo smembramento del suo Impero. La presa di Costantinopoli non fu impresa facile, dato che la capitale dell'Impero d'Oriente era molto ben protetta: a ovest da una doppia cinta muraria e sugli altri tre lati da mura a picco sull'acqua. Il primo assalto, nel 1203, non port� alla conquista, ma convinse i Greci ad accettare Alessio il Giovane come Imperatore. Egli aveva fatto grandi promesse ai Veneziani e agli altri stati partecipanti (come i Francesi, ad es.). Ma quando fu chiaro che Alessio non sarebbe stato in grado di far fronte agli impegni, i crociati decisero di tentare di impadronirsi della citt�. Accettarono, quindi, il consiglio del Doge (Enrico Dandolo) e attaccarono dal mare. I veneziani avevano costruito, oltre al solito armamentario tipico dell'assedio, delle piattaforme da combattimento sistemate sugli alberi di maestra delle navi. Ad un certo punto il beccheggio delle navi fece s� che un veneziano ed un francese riuscissero, da una di queste piattaforme, a saltare in cima ad una torre e a calare funi per far arrampicare i compagni. Caduta una torre, ne furono prese molte altre e alla fine si aprirono le porte. Seguirono (alla faccia del vessillo cristiano e di ci� che rappresentava) tre giorni di uccisioni, rapine, stupri e sacrilegi! Alla fine, Venezia conquister� "un quarto e mezzo dell'Impero romano", il che si tradurr� nel possesso di tutta una serie di isole, porti e fortezze costiere nell'Egeo e nello Ionio: l'inizio del suo Impero Marittimo.


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